Il bello di non esserci

, 28 marzo: contro Chiamparino? 

Il bello di non esserci

Il 28 marzo, tiepida giornata di una primavera torinese, è la giornata di una provocazione lanciata, dall'inconsistenza del centro- piemontese, all'incapacità di un ottuso e opaco centro- che governa – ahinoi – la nostra città, la nostra regione, e il nostro Paese.

Ad accogliere Roberto Cota e Roberto Calderoli – nell'attesa che anche Matteo smarchi con la sua presenza l' preso con i rappresentanti (sempre)verdi del capoluogo piemontese – ci sono gli esponenti territoriali della Lega Nord insieme a qualche comparsa di “Forza Italia” e di “Fratelli d'Italia”, più qualche outsider che oggi guarda a destra e domani non si sa.

Noi invece non ci saremo. Perché non ci saremo?

Innanzitutto per una questione di buon gusto, ma questo potrebbe non bastare data la compagine politica piemontese.

Noi siamo contro la politica becera, ignorante, ipocrita e spendacciona: definizione che ben si attaglia all'operato della precedente giunta regionale, quella del leghista Roberto Cota, che si è distinta per l'uso spregiudicato di denaro pubblico (per spese private dei consiglieri), per la “scomparsa” delle borse di studio, per la chiusura delle eccellenze sanitarie sul territorio. Lo stesso Cota che ha la faccia tosta di chiedere le dimissioni di Champarino. Cari amici leghisti, abbiamo capito il vostro giochetto nell'alimentare l'incertezza, una precisa strategia volta a rimescolare le carte… ma senza cambiare il mazziere.

Ma siamo anche contro la politica arrogante, pseudo-intellettuale, finto-tollerante, inetta e spendacciona degli attuali governi regionale e comunale: noi siamo fermamente convinti della nostra opposizione a Chiamparino, così come lo siamo nei confronti del “diversamente capace” Fassino, il grigio torinese (a cui facciamo i nostri più sinceri auguri per la sua salute): entrambi dinamici “tirafili” dei famigerati “” e “Sistema Piemonte”, fatti di immensi debiti nascosti e di soldi pubblici distribuiti tra i soliti ben noti.

Mai abbiamo amato le mutande verdi del legaiolo Cota, mutande che invece sono ambitissime dall'entourage parecchio vintage degli stantii nostalgici di Forza Italia e dagli sparuti Fratelli(ni) d'Italia: molte chiacchiere mal urlate. Ma non vogliamo neanche le mutande bucate di Chiamparino.

Noi vogliamo un'amministrazione giusta e libera. Né Chiamparino, né Cota sono in grado di offrircela.

Per noi Chiamparino è l'esatta incarnazione di ciò che vogliamo combattere. Da sempre uomo di apparato, passato per fondazioni e promesse di abbandono della politica ma che oggi è il “deus ex machina” divoratore della politica piemontese.

Ma il centro-destra, quello di Cota, quello del rais settantenne Napoli e della spartizione continua di soldi e poltrone ci appartiene ancora meno.

Noi vogliamo una politica capace di mettere in pratica una soluzione ai problemi di noi cittadini, non di creare una carriera politica per i suoi affiliati.

Per queste ragioni non ci uniamo a una protesta finta quanto sterile.

È chiaro il motivo per cui non ci saremo?

Perche noi SiAmo Torino

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Autore dell'articolo: Claudio Bertolotti

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