Quando dite a qualcuno “mi sto impegnando in politica” nella maggior parte dei casi la prima reazione è una smorfia quasi di disgusto e un mezzo passo indietro, come se foste un portatore di una strana malattia.
Subito dopo di solito viene la domanda: a destra o a sinistra ?
E fino a poco fa era difficile spiegare che non ci sentiamo vicino a una sinistra che occupa da ottomilatrecentosettanta (avete letto bene, ottomilatrecentosettanta !!) giorni il Comune di Torino.
E che una destra impegnata solo ad ottenere qualche briciola di potere dagli occupanti è lontana da noi.
E che l’unica forte voce alternativa, i 5 Stelle, è tanto confusionaria da non riuscire a seguire neanche il ritmo delle espulsioni dal movimento.
Oggi è più facile.
Perché dopo aver aspettato, parlato, discusso, proposto, aspettato, aspettato e aspettato tutti coloro che potevano costruire una alternativa al #SistemaTorino, vediamo una continua corsa al carro del vincitore.
Tutti pronti ad appoggiare il #SindacoFantasma, quel Piero Fassino imbalsamato (crediamo da parecchi anni ormai) che pur godendo di pensioni e vitalizi non ha intenzione di mollare, anzi vuole raddoppiare.
E lo vuole fare perché sa benissimo che, via lui, il PD cittadino scoppierebbe, rivelando il coacervo di interessi che lo tiene insieme senza più nessun interesse per la cittadinanza, ma tutto impegnato ad ottenere e dare favori.
E l’opposizione che fa? Tace, nel migliore dei casi. Nel peggiore, purtroppo parla. E lo fa schierandosi con lui, con l’arroganza del #NoiSiamoTorino, slogan perfetto per chi crede di essere padrone della città.
Noi siamo tutte persone senza una storia politica precedente. Siamo piccoli imprenditori, professionisti, impiegati, dirigenti d’azienda.
Non abbiamo alle nostre spalle sponsor milionari.
Abbiamo qualche centinaio di amici, le persone che ci hanno ascoltato in questi mesi, che ci hanno raccontato le loro storie di lotta quotidiana in una città che li ha abbandonati a sè stessi, le persone che ci hanno dato aiuto e manforte nell’organizzare gli incontri, le manifestazioni, le piccole e grandi iniziative fatte.
Siamo anche tanto folli da voler provare un’avventura difficile: vogliamo presentare la nostra lista elettorale.
Proveremo a raccogliere le firme e chiediamo fin da ora il vostro aiuto, perché non sarà facile.
Proveremo ad urlare la nostra voglia di cambiare, di costruire una città nuova, diversa, in cui non ci sia posto solo per i soliti noti, ma anche per i piccoli, per chi ha voglia di intraprendere, per chi ogni giorno lotta per migliorare e migliorarsi.
Proveremo a proporre soluzioni alternative a chi ha portato la città tanto avanti da somigliare a quella del ‘700: il quadrilatero e intorno un dormitorio circondato da super e ipermercati.
E questa la città che volete ? E così che dovrà essere la città tra dieci, venti anni?
Noi pensiamo che possa essere diversa, molto diversa.
Noi pensiamo che si possa ridare vitalità a tutti i quartieri, non solo al centro. Ma per farlo occorre avere una visione, una strategia per il futuro.
E quale visione può avere un anziano pensionato stanco per mille battaglie ? Facciamogli un favore, mandiamolo a casa, a riposarsi.
Controllate sul nostro sito e sui social: pubblicheremo le date in cui potrete incontrarci, settimana per settimana.
Venite a combattere, venite a cambiare Torino.
Insieme SiAmo Torino!