Conferenza Stampa 25/09/2018 Privatizziamo Gtt

Conferenza Stampa 25/09/2018                                                                                          

Oggetto: Presentazione petizione popolare per referendum Privatizzazione Gtt

Con questa petizione i cittadini torinesi richiedono al Consiglio Comunale di Torino di indire un referendum sulla privatizzazione del Gruppo Torinese Trasporti, ecco il quesito proposto: “Volete voi che la città di Torino venda almeno il 51% di GTT al fine di potersi dedicare meglio ai suoi compiti di regolamentazione e pianificazione del trasporto pubblico locale, nonché di controllo degli standard qualitativi del servizio, e di affidare a gestori professionali l’organizzazione più efficiente del servizio, col migliore rapporto fra qualità e costi per la collettività?”

Eliminare l’influenza della politica nelle società partecipate affinché si possano finalmente introdurre criteri di meritocrazia ed efficiente gestione economica in luogo di clientelismo e consenso elettorale che hanno portato l’azienda al tracollo finanziario di questi mesi con un costo pari a circa 700 euro per ogni cittadino (che utilizzi o meno il servizio ) a copertura delle perdite (100 mln in due anni), questa la finalità principale per la quale chiediamo ai torinesi di esprimersi utilizzando uno degli strumenti principali della “democrazia diretta”.

Affidare Gtt alla gestione privata non significa privatizzare il servizio pubblico di trasporto, i diritti dei cittadini/trasportati sarebbero salvaguardati attraverso la pianificazione degli obbiettivi e la verifica dei livelli qualitativi prefissati. Il Comune continuerebbe a decidere quali linee e quali standard di servizio il gestore dovrà seguire.

Con la nostra proposta la gestione viene affidata a soggetti professionalmente più capaci, motivati da ragioni di vera efficienza del servizio, basti pensare al controllo sui mezzi della regolarità dei documenti di viaggio in possesso dagli utenti, ottenendo un risparmio di denaro pubblico senza diminuire i livelli del servizio, ma anzi liberando risorse per aumentarlo.

Più in generale a livello politico, riteniamo che sia giunto il momento di incrinare il concetto di servizio pubblico dei trasporti, evidenziando che il diritto alla mobilità di ogni singolo individuo, come costituzionalmente previsto, è nel mondo d’oggi meglio garantito e realizzato da altre forme di servizio, in particolare da quella privata ma certamente anche da quella a composizione mista  privato/pubblico a patto che vi sia prevalenza del primo attore. Riteniamo che così facendo si garantirebbe in uno il diritto dei cittadini e l’efficienza e qualità del servizio, così come la solidità dei posti di lavoro del settore.

Le imprese migliori emergono con la concorrenza, condizione necessaria per un aumento dell’efficienza, della produttività e della competitività.

Ci auguriamo che i Consiglieri Comunali, soprattutto quelli appartenenti al gruppo di maggioranza relativa, indipendentemente dalle posizioni personali in merito decidano di dare la possibilità ai cittadini torinesi di valutare la nostra proposta attraverso lo strumento principale della “democrazia diretta”.

 

Presentazione Rev 1.1

Condividi le nostre idee !!

Autore dell'articolo: Guglielmo Del Pero

1 commento su “Conferenza Stampa 25/09/2018 Privatizziamo Gtt

    mirco

    (27/09/2018 - 16:06)

    Gent.mo Guglielmo Del Pero,
    sono un dipendente (autista) del Gtt e quindi direttamente interessato dalla vostra petizione e conseguente richiesta di referendum.
    Mi permetto di fare alcune osservazioni in merito alle vostre affermazioni, il buco di 100 milioni (di perdite???) diviso per circa 900000 cittadini di Torino senza considerare gli irregolari avrebbe un costo di circa 110€ a persona nel periodo considerato (ultimi 2 anni) e non 700€ come lasciato (volutamente???) intendere.
    Trovo inoltre offensiva l’affermazione “soggetti professionalmente più capaci” in quanto il personale attualmente impiegato (front line), in questo periodo sta facendo i miracoli per offrire un servizio “decente” ai cittadini; ciò non toglie che le linee attualmente gestite dai “MOTIVATI” privati come da lei definiti, nonostante siano decisamente più “tranquille e facilmente gestibili” delle linee urbane affidate al Gtt, sono gestite in maniera approssimativa e con disservizi continui e richiedono sempre l’aiuto del Gtt che ci mette la pezza in caso di corse soppresse ecc… vi inviterei ad informarvi chiedendo a chi abitualmente le utilizza.
    Le ricordo però una cosa a mio avviso assai importante, cioè che a differenza di quanto sostenuto, il privato si preoccupa ESCLUSIVAMENTE del GUADAGNO e non dell’efficienza del servizio e che per tale soggetto l’obbiettivo non è il pareggio di bilancio ma il PROFITTO, ottenuto (probabilmente) sulle spalle dei lavoratori, spremendo ulteriormente quelli che producono (che già oggi si fanno il mazzo) in deroga a norme, buonsenso e SICUREZZA (come del resto avviene oggi in molte aziende private di trasporto) e non ultimo, con l’AUMENTO delle tariffe a discapito del cittadino (del quale lei si preoccupa) e del comune/regione che comunque dovrebbe continuare a foraggiare (altrimenti non avremmo alcun servizio di TPL) continuando a pesare sui contribuenti ed erodendo così il risparmio millantato…
    Purtroppo in Italia tutti vogliamo le privatizzazioni, salvo poi rendersi conto che i PRIVATI tagliano sulla sicurezza ed il tragico crollo del ponte Morandi ne è purtroppo un’esempio, ma se questa è la strada da perseguire dovreste fare anche una petizione per privatizzare la sanità, la scuola ecc…i cui costi annuali sono ASSAI più onerosi per i cittadini del Gtt…
    Concordo però con lei in merito al discorso meritocratico, ma purtroppo mi rassegno ricordandomi che viviamo in Italia dove la meritocrazia non esiste e questo spiga il perchè questo paese sta andando a rotoli.
    Per quel che riguarda i controlli invece basterebbe rimettere i bigliettai (forse dovreste fare per questo una petizione) perchè ricordo scene in cui dal mio autobus sono scappate 120-130 persone (corso P. Oddone angolo corso Ciriè linea 46 ore 17,40 circa) perchè c’erano i controllori e sul mio autobus sono rimaste soltanto 6 persone “PAGANTI”, oppure di domenica quando il mezzo si è completamente svuotato in corso Tortona angolo corso Belgio… e potrei raccontarvi molti altri casi analoghi, ma la domanda è: se ci fosse stato il bigliettaio quanti soldi sarebbero entrati nelle casse del Gtt e del comune? Facendo i conti della serva nel primo esempio 120 persone fuggite, al quale vanno aggiunte quelle scese lungo il percorso (che probabilmente si trovavano nella stessa condizione d’irregolarità) ad 1,50€ a biglietto sono almeno 250€ PERSI in quella sola corsa, con quei soldi si sarebbe pagato TRANQUILLAMENTE lo stipendio del bigliettaio, creato un posto di lavoro in più, ma soprattutto si sarebbero guadagnati TANTI soldini…spero di non avervi annoiati e che la mia esperienza e le mie considerazioni possano servire in futuro per migliorare la qualità del servizio e la vita dei lavoratori che ogni giorno vedono peggiorare la loro realtà…
    Cordialmente

Lascia un commento